Non hai corso nudo in una foresta. Non hai fatto l'amore dal tramonto all'alba. Non hai mangiato la pizza gigante con le persone che ami. Non sei stata ad un concerto in prima fila, solo loro e tu. Non hai pianto fino a svuotarti. Non hai riso fino a riempirti. Non hai corso fino a perdere il fiato. Non hai nuotato fino ad annegare, fino a sentirti viva. Non hai urlato da un grattacielo. Non ti sei sdraiata in mezzo alla strada. Non hai camminato senza scarpe alle tre di notte. Non hai scritto una poesia. Non hai stracciato una poesia. Non hai girato nudo per casa. Non hai detto «Addio». Non hai ballato con qualcuno. Non hai cantato in macchina. Non sei stato in silenzio davanti ad uno sguardo.
L'omosessualità durante il fascismo. L'ho posta a confronto con la concezione degli omosessuali nel nazismo. Poi l'ho affrontata dal punto di vista storico, legislativo e psicologico.
Mi sveglio. Le otto. Sono in ritardo. Mi vesto. Scendo. Tabacchino. Compro un biglietto. Aspetto. Aspetto. Aspetto. Pullman soppresso. Quaranta minuti a piedi. Il sole mi scalda. Il sole mi cuoce. Latino. Seneca. Esco. Aspetto. Aspetto. Ma quando arriva il pullman? Ho voglia di vedere la mia ragazza. Stazione. Biglietto. Non prende monete. Non ho carta. Bancomat. Biglietto. Timbro. Aspetto. Treno soppresso all'ultimo minuto. Fancul.o. Biblioteca. Quattro chilometri a piedi. Pranzo. Pranzo vegetariano. Brie. Lattuga. Buono. Caffè. No, cappuccio. Sigaretta. Poesie. Scrivo. Penso. Scrivo. Bevo. Ho messo troppo zucchero. La biblioteca apre tra dieci minuti. Basta Ask.fmOggi non è stata una bella giornata, ma sorrido. Ora sto prendendo un cappuccio prima di andare in biblioteca, fumo, scrivo.
I. Sentire il sole scaldarmi la pelle. II. La sensazione delle foglie sotto i polpastrelli. III. Scrivere guidata dalla musica. IV. Fumare distesa. V. Ascoltare la radio di notte in macchina. VI. Ballare nuda. VII. Uscire con persone stimolanti. VIII. Visitare mercatini dell'usato. IX. Passeggiare da sola. X. Fare arte, vedere arte, essere arte.
Paradossalmente, la Dr.ssa R. dice che quando faccio del male morale ad una persona - e l'ho fatto e lo faccio - vuol dire che le voglio bene. È un meccanismo di difesa dalla paura di rimanere sola, di ricevere lo stesso dolore, lo stesso male. Ovviamente questo comportamento è nocivo sia per me, sia per gli altri. Ergo, sto cercando di smettere nel modo più assoluto.
— fare arte dopo lunghi periodi di pausa — accarezzare le foglie sotto i polpastrelli, sentire la loro morbidezza — ridere — sedermi per terra in una biblioteca a leggere poesia— essere l'unica sveglia la notte e poter scrivere i miei flussi di coscienza — prendere per mano qualcuno, platonicamente o romanticamente — fumare sdraiata al sole su una panchina o sull'erba — scrivere a macchina allo shakespeare and co. a parigi
L'egoismo è qualcosa di giusto e positivo Se per primi non pensiamo a noi stessi Non possiamo pretendere di pensare di capire nel giusto modo gli altri.
Accarezzo la mia rosea pelle Gioco con la luce della Luna Sorrido alla sua voce che mi racconta della sua giornataCosì fino ad esser baciata all'alba dal Sole.
Piacerebbe anche a me sentirmi libera di sedermi in un bar, senza essere guardata, avere il coraggio di aprire la borsa ed estrarne il mio quaderno delle storie. Se solo non fossi cosí, se solo non mi sentissi cosí fuori posto...
Prima non ne avevo neanche io il coraggio. Non avevo neanche il coraggio di leggere in pullman o di vestirmi come volevo o di esprimere la mia opinione o di parlare dei miei gusti. Poi ho imparato che la vita è troppo breve per essere qualcun altro ed ora ho il coraggio di gridare i miei pensieri di vestirmi come mi pare di esprimere ciò che sono. Ho anche iniziano a condividere con i miei amici alcuni scritti e penso non ci sia cosa più intima.In allegato una foto di come ero vestita oggi: mai avrei pensato di esprimere me stessa senza pensare al giudizio degli altri. Libera te stessa.
Oggi ho comprato un libro a Como con gli scritti di Munch, pensieri malinconici e tormentati. A Parigi, allo Shakespeare and Company, ho comprato «milk and honey» che ho letto la sera stessa a Sofia.